BARBERA D'ASTI DOCG "FREM" SCAGLIOLA

BARBERA D'ASTI DOCG "FREM" SCAGLIOLA

AZIENDA AGRICOLA SCAGLIOLA, CALOSSO (ASTI) PIEMONTE

  • CHF 21.00
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Vitigno: Barbera

BARBERA D’ASTI docg

FREM

 

VITIGNI: Barbera

SUPERFICIE e ZONA DI COLTIVAZIONE: 3 Ha nel Comune di Calosso

ETA’ DELLE VIGNE: da 10 a 25 anni.

DENSITA’ DELLE VITI: Circa 4500 per ettaro

VENDEMMIA: Raccolta manuale di grappoli selezionati effettuata verso metà/fine di settembre

HL VINO PER ETTARO: 60 hl per ettaro.

NUMERO DI BOTTIGLIE PRODOTTE: 50.000 circa

VINIFICAZIONE e FERMENTAZIONE: La macerazione e la fermentazione avvengono in modo tradizionale in tini di acciaio a temperatura controllata con durata di circa 20/25 giorni. Il vino può effettuare la malolattica

AFFINAMENTO: In botti di rovere.

DATI ANALITICI: Contenuto alcolico: circa 14,00%Vol; acidità totale: circa 6,00 g/l; Zuccheri residui: circa 2,60 g/l; Estratto secco: circa 27,90 g/l; SO2 totale; circa 72 mg/l.

NOTE DEGUSTATIVE: Colore rosso granato che tende, con l’invecchiamento, a caricarsi di riflessi mattone. Profumo intensamente vinoso, si evolve in bouquet sempre vinoso ma composto e continuo. Sapore asciutto, franco, sostenuto e generoso. Buon corpo, stoffa sapida e carattere.

CONSIGLI UTILI: Perfetto con primi robusti, piatti a base di carni, selvaggina e formaggi con media stagionatura, salumi. Vino di medio invecchiamento. Conservare in un luogo privo di luce ad una temperatura di circa 12/14 °C e servire nel bicchiere grande Balon a circa 20°C.

CURIOSITA’: La parola “Frem” significa, in dialetto piemontese, fermo e robusto. Questo il motivo per cui si è pensato di dare questo nome al barbera, in quanto trattasi di un vino fermo e ben strutturato. L’etichetta descrive la ferma; la posizione che assume il cane nel segnalare la preda al cacciatore restando completamente immobile. Questa immagine è il modo migliore per rappresentare “artisticamente” il significato del nome del vino. Inoltre nella nostra zona quando si chiede un bicchiere di Barbera tipica, tradizionale, non particolarmente invecchiata, ma nemmeno tropo giovane; si dice “dammi un bicchiere di Barbera Ferma” e da questo è nata anche l’idea di chiamare questo vino Frem.  Tradizionale in botte grande, non troppo forte ma nemmeno troppo giovane.

 

L’eccellenza del Piemonte in bottiglia

Calosso, scenario di estesi vigneti, è un piccolo paese nel sud del Piemonte sulle ultime colline del Monferrato a ridosso delle Langhe. Un po’ di sabbia, strati di tufo e una buona dose di calcare, rappresentano le caratteristiche pedologiche di questa terra, unica nel suo genere, che stagione dopo stagione, lavora silenziosamente per produrre vini di eccellente qualità. Sulla sommità della collina di San Siro e circondata dai suoi vigneti si trova l’Azienda Agricola Scagliola. Camillo Scagliola nacque nel 1889, nel 1936 fondò l’Azienda e iniziò a produrre la prima botte di vino Scagliola. Purtroppo Camillo morì giovane e all’epoca la vita era dura e non risparmiava nessuno. Già in giovane età i figli e la moglie Palmina dovettero provvedere al mantenimento di tutti. La seconda guerra mondiale in più, contribuì a segnare duramente la famiglia, strappando alle loro terre i figli e la forza lavoro. A 14 anni il figlio Giovanni Scagliola decise di portare avanti il lavoro del papà affittando alcune terre limitrofe alla casa. Insieme alla moglie Marcellina lavorarono la terra che non era coltivata solo a viti ma anche a seminati e prati e allevarono bestiame e animali da cortile. Mentre Giovanni si occupava dei terreni, Marcellina andava a piedi nei mercati vicini a vendere i loro prodotti. Andando a vendere il bestiame nelle grandi fiere del Piemonte, Giovanni conobbe diversi commercianti che oltre al bestiame apprezzarono anche il vino che portava con sé per festeggiare le compravendite. Così nacque il primo commercio di vino della famiglia Scagliola in Italia. Maggiorino nacque nel 1947 e seguì fin da subito le orme dei genitori. Nell’accompagnare suo padre alle fiere capì che il mercato del vino poteva essere un buon canale per ampliare le vendite. Con l’entrata nell’azienda del fratello Mario nato nel 1959 si rafforzò sempre più il desiderio di espandere il mercato del vino. Il loro principale progetto fu quello di trasformare l’azienda multi-settoriale in un’azienda vitivinicola. Nel 1976 Bruna entrò a far parte dell’azienda e fin da subito aderì ai progetti del marito immergendosi completamente nella conduzione di essa. Per diversi anni l’azienda si dedicò e si specializzò nella produzione di bottiglie di Moscato mentre gli altri vini erano venduti privatamente sfusi. Nacque nel 1989 la prima bottiglia di Moscato Volo di Farfalle. La famiglia Scagliola crede nel patrimonio della storia di queste terre e delle sue potenzialità. Ecco allora che la Barbera, vitigno tipico della zona, viene proposto in tutte le sue ampie possibilità, come vino di quotidiana eccellenza o come testimone di momenti eccezionali. La Barbera Monferrato La Birba e la Barbera d’Asti Frem furono le prime bottiglie ad essere inserite in gamma. Nel 1996 nacque la Barbera Superiore SanSì e l’anno successivo, come massima espressione di questo vitigno, la Barbera SanSì Selezione oggi rinominata SanSì Antologia. Maggiorino e Mario raccolgono dai genitori indole e mestiere, vocazione e competenze che stanno a dimostrare che la tradizione è anche sguardo al futuro, sempre sul doppio binario segnato dai genitori. Con l’arrivo di Emiliana si rafforza la sinergia in azienda. Silvia e Giovanni sono i nuovi arrivati di quarta generazione e si presentano come portatori di energia nuova. Il coraggio della gioventù che ha i piedi saldi nella tradizione porta la famiglia a confrontarsi anche con i vitigni che stanno formando il gusto di un mercato internazionale; così chardonnay, cabernet e pinot entrano nella sfida. Nascono lo chardonnay Casot dan Vian, L’Azord – assemblaggio di Barbera, Cabernet e Nebbiolo – e gli spumanti Camilo e Nonabis a base di chardonnay, pinot nero e pinot grigio. Martina e Federica sono ancora molto giovani ma hanno già la stoffa e la grinta per continuare in un futuro il grande progetto della famiglia… La famiglia Scagliola è costantemente alla ricerca del detto: “minor quantità maggior qualità” e soprattutto sono più che convinti che la qualità si fa in vigna e non solo in cantina.